Storia delle collezioni

Il Museo “Michelangelo” costituisce la prima occasione concreta di recupero e di divulgazione delle vicende legate all’Istituto Agrario Provinciale, poi Istituto Tecnico “Garibaldi”.

La scuola fu concepito già da re Ferdinando II di Borbone, come appendice della Società Economica di Terra di Lavoro e del suo Orto Sperimentale. Però, le attività educative iniziarono solo dal 1864 e durarono fino alla sopprressione del 1938.

La scuola fu affiancata fino al 1878 da un Convitto e dal 1872 da una Stazione Sperimentale Agraria.

Alla soppressione, la tradizione e l’esperienza didattica confluirono nell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Terra di Lavoro”, da cui nacque il “Buonarroti” nel 1963.

L’eredità scientifica e di ricerca, nel campo dell’agraria, sono ancora oggi presenti, e negli stessi luogi, grazie all’Istituto Sperimentale per la Frutticoltura del Ministero delle Politiche Agricole.

La storia dell’Istituto “M. Buonarroti”

L’Istituto Tecnico Statale per Geometri “Michelangelo Buonarroti” è autonomo dal 01/10/1963, con Decreto del Presidente della Repubblica n° 1722 dell’8 giugno 1965 (Gazzetta Ufficiale 28 luglio 1965, n°186, SO).

Ma, in modo singolare ed inatteso, il Buonarroti affonda le sue radici nell’Istituto Agrario, sorto a metà dell’Ottocento e confluito nel “Terra di Lavoro” alla soprressione.

Di questa storia il “Buonarroti” conserva la memoria anche grazie ad alcune preziose reliquie: parte della biblioteca, con testi rari di inizio Ottocento di argomento botanico, zoologico, agrario.

L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Terra di Lavoro” fu fondato nel 1914 come istituto professionale. Alla soppressione del “Regio Istituto Agrario Garibaldi” (1938) ne acquisì i beni. Dalla originaria sede in Palazzo Reale, la sezione per Geometri fu trasferita prima in via De Martino, in palazzo Catemario (abbattuto per lasciare il posto al parco SNICER), poi in via Acquaviva, in palazzo Landolfi.

Nel 1963 il preside prof. Michele Scaravilli ottenne l’autonomia amministrativa dell’Istituto dall’ITC “Terra di Lavoro”.

Nel 1970 si ebbe il trasferimento in via Ceccano, nella sede oggi occupata dal “Terra di Lavoro”. Nel 1981, l’istituto giunse nell’attuale sede, progettata dall’ing. Mariani, ingegnere capo del Comune di Caserta.

Il “Buonarroti” ereditò dal “Terra di Lavoro” due sezioni staccate, rispettivamente in San Felice a Cancello e Sessa Aurunca (quest’ultima solo per un anno); poi ne nacquero anche in Caiazzo e Marcianise, oggi tutte aggregate ad altri istituti d’istruzione media superiore o divenute autonome. La grande dedizione e l’attenzione quasi paterna, con cui il preside Scaravilli (fino al 1990) ha seguito la crescita dell’Istituto, hanno portato il “Buonarroti” ad eccellere negli anni per qualità della didattica, per modernità delle strutture, per qualità e coesione del corpo docente. Ne sono testimonianza i numerosi laboratori (fisica, chimica, linguistico, agraria, topografia, costruzioni, tecnologia, scienze, informatica), la grande palestra (indispensabile per l’attività sportiva agonistica di molte società sportive casertane negli ultimi venti anni), la biblioteca (costantemente aggiornata, tanto da essere per anni di valido ausilio per gli studi universitari di molti degli ex studenti). Il lavoro del prof. Scaravilli è stato di esempio per i suoi successori alla dirigenza: prof. Domenico Squeglia (1990-2000), prof. Rolando Cusano, (2000-2002).